lunedì 27 agosto 2007

Problemi seri: QUANTO SALE?

Tutto è iniziato un venerdì di 2 settimane fa, con una carbonara che non sapeva di niente.
Figura raccapricciante di fronte al mondo intero.

Da quel momento sento che è come saltato qualcosa: giovedì scorso una trota al forno che sembrava un'aringa, domenica una "frittata con cipolle" che ho ribattezzato "salata con cipolle" e oggi un'altra carbonara che non sa di niente.
Il resto devo averlo rimosso

Il sale. Tristezza.
Possibile che nel giro di pochi giorni abbia perso completamente il tocco e l'occhio? Nulla è in grado di rovinare un piatto come sbagliare le dosi di sale (a parte bruciare l'aglio durante un soffritto, ovvio... ).
Certo, se è poco si può sempre aggiungere alla fine, quindi dovrebbe valere la regola "melius deficere quam abundare" ma... Non è la stessa cosa, cazzarola.
Son sempre riuscito a dosarlo bene "a occhio"; mica dovrò iniziare ad assaggiare quello che combino mentre cucino? Poco professional.

Concluso lo sfogo, chiedo dunque a voi, gentili fanciulli e donzelle che vi dilettate nello spignattamento... Come cavolo si fa a dosare il sale, a seconda della portata/tipo di alimento/cottura? Esiste qualche regola empirica/di buon senso?
Cosa posso fare se non riesco a recuperare "il tocco"?
Salvatemi.

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