venerdì 28 marzo 2008

CAP 1: La leggenda dell'alluce di una com...mediante

CAP 1: L'età dell'oro

Ogni leggenda che si rispetti parte o si svolge in una più o meno precisata "età dell'oro".
L'età dell'oro è il nome di un tempo mitico di prosperità ed abbondanza.
La leggenda che vi racconterò, invece, è quella dell'alluce di una comm...ediante.
I protagonisti di questa vicenda sono un bardo, una guerriera ed una chierica che, un po' per comodità, un po' per praticità, chiameremo Mister K, Lady X e Donna D.

Stavamo dicendo...
Ah, sì. Età dell'oro.
Dovremmo per prima cosa trovarle una collocazione temporale, altrimenti non ci crede nessuno. Per farlo, insegnano che serve un periodo verosimile, ma non troppo preciso (altrimenti si soffoca la fantasia del lettore, che poi non si diverte).
Facciamo così: autunno 2007, ma non specifichiamo in base a che calendario si conteggiano gli anni (così può essere il calendario Maya, Egiziano, Musulmano, quello che parte dal primo scudetto dell'Inter, l'ultima volta che mi sono lavato, etc).
Vedo che vi state già divertendo, ma siete impazienti di sapere qualcosa di più riguardo questa strana leggenda. Non avete mica tutti i torti, neh.

I nostri tre personaggi principali sono i classici eroi fantasy, quelli stràfiki con l'armatura luccicosa, che salgono di livello scorrazzando per il mondo e sterminano ogni tanto qualche drago o bestia strana per guadagnare punti esperienza.
A dire il vero, non tutti con l'armatura luccicosa.
I più ben informati sanno infatti che i bardi subiscono una penalità nel lancio degli incantesimi arcani, quando indossano un'armatura. Ma non vorrei rischiare di annoiarvi, nel caso non apparteniate a tale categoria.
Giusto per avere un'immagine, facciamo che il bardo gira con una specie di pigiama in stoffa magica e non ne parliamo più, OK?
Vabbè, fatto sta che 'sti tre eroi, fra le mille peregrinazioni, un bel giorno si trovano tutti e tre nel reame di Faceboxot (so che è un nome ridicolo, ma mi hanno spiegato che tutti i reami finiscono con “ot”. E voi lo volete il racconto fatto bene, vero? Altrimenti certamente non stareste leggendo).
Molto bello come reame.
Mi sbilancerò oltre: il sogno di ogni avventuriero.
Tanti goblin, un gran numero di troll, qualche coboldo, le arpie che svolazzano allegramente, ci sono tante vacche, quindi il latte costa poco (e voi sapete che il vero segreto per diventare un forte guerriero -oltre a salire di livello più velocemente degli altri- è bere tanto latte).
Tanti punti esperienza facili, insomma.

Un bel giorno, i tre si trovano in una locanda, il cui nome era “Porchetteria italiana”. Un nome, una garanzia.
Ah, giusto... Vi chiederete come mai erano finiti proprio lì.
Mi verrebbe da rispondervi: “Beh, dannazione, mettetevi nei miei panni di narratore! Come fa la leggenda ad iniziare, se i personaggi manco li faccio incontrare? ”, ma non lo farò.
Si tratta, infatti, di un passaggio divertente, che di seguito racconterò.

Dovete sapere che Mister K, in quanto bardo, aveva imparato alcuni trucchetti di prestigio niente male. Il migliore era quello di sdoppiarsi nel proprio alter-ego, disorientando i propri interlocutori. L'incantesimo si chiamava “RingKacadabra”, se mai qualcuno vi dovesse chiedere un giorno.
Una mattina forte di questo potere arcano, stava dunque passeggiando per una delle stradine principali di Faceboxot, chiacchierando con se stesso.
Donna D, seduta su di una pietra mentre approfondiva con lo studio le proprie conoscenze mediche, rimase a fissare perplessa la scena, intuendo che c'era qualcosa che non andava. Si mise dunque a passeggiare assieme ad entrambe le manifestazioni del bardo, discutendo come se fosse tutto normale, in modo da riuscire ad indagare su dove stesse il trucco senza destare sospetto.
Insomma, parla di qua, parla di là, verso una certa ora iniziò a venire un po' di fame.
Vorrei vedere voi: passeggiare per le praterie Faceboxottiane, vedendo tutto il tempo maiali che pascolano come minimo fa venir voglia di panino col salame (Sì, sì, quello di cui ho le fette negli occhi. Sempre lui. Visto che tutto torna? ).
Ta-dà!
Meglio ancora. La locanda.
“Porchetteria Italiana”.
Mister K e Donna D si guardarono negli occhi e decisero che era il posto giusto, trovato al momento giusto.
Che culo, neh.
Entrarono e videro una giovane avventrice, dall'aspetto di guerriera. Disse di chiamarsi Lady X.
Fu subito amicizia.


Quell'incontro fu l'inizio di tanti giorni allegri e spensierati, fra porchetta, birre e magie (in particolare, ad un certo punto Mister K imparò un nuovo trucco magico: assumere sembianze di porcella femmina, in modo da attirare più capi di bestiame. Ma questa è un'altra storia, che meriterebbe libro a parte).
L'età dell'oro, insomma.
Ve l'avevo detto, io, che era perfetto come titolo per il primo capitolo!

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