lunedì 14 aprile 2008

Pulizie di primavera

Cara contact list, poiché ad ogni cambio di stagione è bene togliere il ciarpame dalla soffitta, volevo cortesemente avvisarti del fatto che cancellerò tutti i contatti che non sento da più di 15 giorni.

Abbiamo passato qualche momento assieme, con alcuni ho scambiato giusto qualche riga di conversazione, ma ora non ho più bisogno di voi, quindi questo è il mio saluto.
Oh... Senza rancore, neh.
Siccome non avete mai tempo per me, ma per tutti gli altri sì, non vale la pena che vi scriva privatamente alcuna riga di spiegazione, no?

Visto che non abbiamo niente da dirci, mica penserete che questo sia un utile argomento di conversazione, vero?
Nel caso disponessi anche di vostro contatto MSN, per non perder tempo a cancellarvi dalla contact list, vi bloccherò direttamente, che c'è il pulsantino apposta.
Tanto, non vedo perché dovreste contattarmi.
Un bacio :*

PS: Oh, senza rancore, neh!

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No, bon, dai.
*** S C H E R Z O ***
LOL.

Abbiate pazienza, ma ho ancora il dente *molto* avvelenato. Curaro, mi pare.
Non passa. Che ci posso fare.
Purtroppo, ad ogni cambio di luna/stagione, mi imbatto in molti messaggi simili a quello sopra.
La cosa a volte mi lascia indifferente (comprendo perfettamente i meccanismi psicologici che portano allo "sfoltimento" delle amicizie/conoscenze, anche se virtuali), mentre a volte mi fa imbestialire.
Sono lunatico anch'io. Che ci volete fare.

Questa era, ad esempio, una delle volte che non mi ha lasciato indifferente.
Siccome mi è capitato spesso di avere avuto incomprensioni per via di queste differenti concezioni di rapporti/amicizie, ne approfitto per scrivere il mio punto di vista e fare una bella sviolinata -che ogni tanto ci vuole anche- all'elite che ha la fortuna di far parte di qualche mia contact list. B)

Nella vita si incontra un numero estremamente elevato di persone.
Ciò può avvenire in molte forme e a differenti livelli di conoscenza.
Che si tratti anche solo di quattro chiacchiere al bar, comunque esse -anche non volendo- riescono a darci qualcosa. A volte un sorriso, altre una tremenda arrabbiatura, altre ancora un semplice buongiorno che ci cambia la giornata...
Insomma, grandi e piccole cose.
Tutto però contribuisce a costruire la nostra personalità ed il nostro carattere.
Poi è ovvio...
Con qualcuno condivideremo parte del nostro cammino, a volte camminando fianco a fianco.
Con qualcun altro saremo noi a camminare davanti, cercando di far strada e lasciando sfruttare la scia, se il vento è troppo forte.
Altre volte ci faremo trainare, almeno per una piccola parte di salita, quando le forze non sono sufficienti.

Poi, cosa succede?
Le strade si dividono.
A volte a causa nostra (incomprensioni, periodi in cui sembra non ci sia granché da dire), a volte per motivi di forza maggiore.
Non possiamo obbligare altre persone a seguirci. Faremmo solo del male.
A loro e a noi.
Già.
Loro non ci appartengono. Non siamo noi il centro del mondo. Non possono essere nostri satelliti. Ognuno è una stella a sé stante.
E come si fa, allora?
Costruiamo un bel muretto, in modo da non consentire a chi si è allontanato troppo di riavvicinarci, salvo che questi voglia sputare l'anima (che poi, trovando una persona così... saremmo veramente disposti ad accettare un simile sentimento? ) per dimostrare "nonsappiamoneanchenoitroppobenechecosa"?
Disseminiamo la zona che ci circonda di vetri e filo spinato, per "far capire che almeno esisto"?

In alcuni casi, certo, forse basterebbe una qualche parolina.
"Ti voglio bene".
"Per me sei importante".
"Mi sono affezionato/a a te".
"So che adesso sta andando così. La cosa mi fa star male. Secondo te, cosa possiamo fare?".
In alcuni casi, invece, non abbiamo la possibilità di farlo.
Oh, siamo esseri umani.
A volte manca il coraggio.
A volte manca il momento.
A volte manca la forza.

E come si fa, allora?
Ah, no, l'avevo già chiesto sopra.
Attendere.
Continuare a lasciare spezio nel nostro cuore. Ce n'è a sufficienza.
Fidatevi.
Garantisce Kaeel.
Kaeel vuol dire qualità. B)
La strada, infatti, prosegue. Sempre. Non possiamo sapere dove ci condurrà.
Anche se abbiamo una meta, non sapremo mai quante volte ci perderemo.
Le persone con cui abbiamo avuto a che fare esisteranno sempre.
Ogni volta che giungeremo in qualche luogo particolare, ogni volta che, in una discussione, ci verrà in mente quello che ci avevano detto, ogni volta che, addormentandoci, ripenseremo a qualche sorriso che neppure ci aspettavamo.

Poi, ovvio... Possono passare settimane, giorni o anni senza risentirsi.
Neanche alle feste comandate.
Poi, un giorno ti trovi in qualche posto strano, vedi un volto noto... Ci metti qualche minuto per riconoscerlo, ti avvicini...
E scopri che è quella persona che non vedevi da anni.
Poi, vai a saperlo... Magari si fa ancora qualche pezzo di strada assieme, raccontandosi il cammino intercorso nel frattempo. Magari ci si aiuta pure.
E scopri che quella persona ha ancora molto da darti.
E scopri che anche tu hai ancora molto da dare.
E scopri che quelli sono gli amici.

Peccato che queste scoperte si riescano a fare solo nella lunga distanza.
Non certo un paio di settimane.

Quindi, grazie a tutti quelli che passano di qua, anche una volta ogni tanto, anche per leggere qualcosa a caso. Per 'sta volta vi è andata bene. Non vi cancello ;)
Anche se non ci si sente mai.
Anche se una volta ci si sentiva molto di più.
Forse arriveranno tempi migliori. Forse no. Nessuno mi ha ancora insegnato ad utilizzare la sfera magica.

La mia porta è sempre aperta.

K.


PS: Oh, senza rancore, neh!

1 commento:

  1. Mioddio come mi sei riflessivo e sdolcinato, direi quasi un emo (!), non foss'altro per le k e le parole di sole cnsnnt! :)
    Fossi una donna ti dedicherei delle poesie! :)

    RispondiElimina

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