venerdì 13 novembre 2009

Scene di vita corale

…narrazione di un’uscita corale che meritano di entrare nella storia (approfitto di averla mandata ad un’amica via mail, per farla diventare un raccontino “LOL” da blog, dopo aver tolto riferimenti diretti a luoghi o persone). image
Partenza da [circacasamia], domenica mattina, ore 9.10 circa, in 4 anime pie. Niente pausa caffè in Autogrill a [circavicinocasamia]: eran arrivate giusto 10 minuti prima di noi almeno due corriere piene.
Giustamente, dovevan far tutti colazione =_=
Arrivo, via [doveceralachiesa], ore 9.45 puntuali (comprendete cortesemente la riluttanza nello svegliarmi "presto" la domenica mattina).
Operazione cappuccino: fallita. 
[Cittàdelconcerto]: deserta.
Ci trasciniamo verso la chiesetta, esce [il maestro]: "han spostato la messa alle 11".
*attimo di frustrazione*
Piano B: Ricerca di un bar.
Nel frattempo incrociamo [il organista]: "COOOSA? SPOSTATA? Ma io devo andare in Austria dopo e devo ancora fare le valigie!".
Lo lasciamo al suo destino e ci trasciniamo fino al Duomo, dove troviamo finalmente qualcosa di aperto.
Colazione, cicca.
Torniamo alla chiesetta. Canteremo nell'abside. E vabbè, amen.
Arriva il "mito del giorno", che inizia a farci una lunga cronistoria di quello che dovevamo fare durante la messa, comprese sequenze mai sentite prima. Tutti staccano il cervello, senza capir nulla. "Tanto, sapran ben i maestri" (le ultime parole famose).
Sempre [il maestro] chiede: "Oh, ma 'sto prete la fa lunga la predica?"
Risposta: "à l'è vecjo, sclàf e al tartaje" (trad. "è vecchio, slavo e balbetta").
Messa. Nella platea c'eran la bellezza di circa 10 fedeli.
Wow, pienone.
Inizia a parlare/cantare il prete: voce a metà strada fra vecchio pirata e vecchietto dei film western. Iniziano ad esserci le prime persone piegate a metà dal ridere.
Il caos.
Poi non abbiam capito che è successo o cosa abbia letto. S'è messo a legger la liturgia in latino, di 50 anni fa e nessuno capiva niente.
Intoniamo l'alleluia. Ma era dopo la prima lettura.
Parte il salmo. Eravam convinti fosse il vangelo.
Legge il vangelo in latino. Abbiam creduto si trattasse della predica.
Poi è iniziata la predica vera e lì era ormai scoppiato il cabaret. Situazione ingovernabile, dietro l'altare.
Ultime parole del maestro: "Oh… 'sta messa vale almeno per un mese".
Anche due :D

2 commenti:

  1. Nella mia chiesa il prete non canta ma fa cantare i bimbi, così abbiamo istruito i chierichetti a spegner il microfono, per evitare disastri.
    Shion

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