Magari riempiendosi la bocca di argomenti di cui non ha alcuna conoscenza?
Cacchio… Ho visto CENTINAIA di articoli sull’argomento e, anche dopo una netta dichiarazione ufficiale da parte di Google, che ha negato ogni forma di censura, NESSUNO ha fatto uno straccio di test per verificare la veridicità di quanto stava riportando alla “membro di canide” (per non scrivere “a pappagallo”) dai soliti blog/siti di “controinformazione” (le virgolette sono d’obbligo).
Volete fare i blogger? Vi sentite la spina dorsale della “nuova informazione”?
Iniziate dando il buon esempio rispetto ai media mainstream, almeno provando a fare delle verifiche, prima di partire in illazioni e congetture su cose che non sapete, perché “fa controtendenza e quindi fa figo”.
Di persone che scrivono a vanvera ce ne sono già a decine di migliaia.
Sia chiaro: come specificato più volte, non sono assolutamente un esperto di SEO e mi assumo la piena responsabilità nel caso stia scrivendo a mia volta una caterva di cazzate.
Analizziamo cos’è successo:
- Ho creato un post, cercando di ottimizzarne il contenuto per un buon posizionamento sui motori di ricerca (ma, ripeto se non si fosse capito, sono niubbo).
- All’interno del post ho inserito immagini ritoccate di Berlusconi ferito, siccome (dopo averlo verificato) avevo avanzato il dubbio che probabilmente le immagini fossero state filtrate perché rappresentanti un volto umano sanguinante, distribuendoci un po’ di parole chiave “a tema”.
- Il post è stato indicizzato da Google dopo qualche minuto, finendo fra i primi risultati della ricerca.
- A differenza del contenuto del post, le mie immagini non sono state tuttora indicizzate.
- Ho creato un nuovo post, in cui ho inserito contenuti completamente slegati dalla vicenda, che facessero riferimento solo al mio blog, per verificare se quanto contenuto nella dichiarazione di Google fosse veritiero: le immagini vengono indicizzate in maniera differente e possono richiedere più tempo.
- Il contenuto del nuovo post è stato indicizzato immediatamente. Le foto NO.
Quelle riguardanti Berlusconi ferito, sì.
Ah, fra l’altro, su Bing (citato da molti come il nuovo paladino dell’informazione libera, visto che le aveva indicizzate subito, assieme a Yahoo ed Ask) non esiste alcuna traccia del mio blog, post e immagini… Non è che adesso almeno un 1% delle decine di migliaia che si sono stracciati le vesti sarebbe disposto a gridare alla censura nei confronti di Kaeel, così fa un po’ di pubblicità gratuita anche a me?
Che dite, può bastare come dimostrazione del fatto che sono state sparate un sacco di cazzate (che nessuno mai rettificherà)?
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