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“Avete rotto il cazzo con 'sta catena di S. Antonio sulle persone down. Ma pesante. Se proprio volete fare qualcosa, andate sul sito dell'AIPD, telefonate e chiedete come potete rendervi utili, invece che continuare con 'ste spammate radical chic più inutili di un secondo buco di culo (cit.). Copia e diffondi questo messaggio e dì che Kaeel è il salvatore del mondo. Il sito dell'AIPD comunque è http://www.aipd.it”
Scusate, volevo solo tenerlo come microblog, ma mi son trovato il messaggio accorciato su tutti i social network…
Ah, ho scritto ‘sta pappardella in risposta alla seguente catena di S. Antonio, che mi sta infestando qualunque homepage:
“La sindrome di Down non è una malattia. Le persone con la sindrome di Down non cercano una medicina, vogliono solo essere accettate e trattate come gli altri!!! Il 93% dei miei contatti non copierà questo messaggio. Spero che tu che stai leggendo ora, voglia far parte di quel restante 7% che metterà questo messaggio nella bacheca per almeno un'ora”
Detesto questi metodi per lavarsi le mani “a coscienza pulita” delle cose che ci circondano.
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