sabato 10 aprile 2010

Le Iene secondo un altro punto di vista

le iene logo Premessa: questo servizio de “Le Iene”, andato in onda un bel po’ di tempo fa, che parla di una signora disabile che viene sfrattata dai frati Maroniti, i quali poi pignorano la sua nuova casa.
Vediamo un po’:

Se abbiamo un paio di minuti, leggiamo pure i commenti sotto (il solito covo di “troll” da Youtube, vabè, capirete che novità), poi vediamo se pervenite anche voi a riflessioni simili alla mia.

Obiettivo dell’inviato: ottenere un gran numero di ascolti.
Cattivi di turno: Frati –> Vaticano –> Chiesa Cattolica –> Credenti –> gli altri.
Strumenti: far leva sul sentimento di indignazione.
Target: i “liberi pensatori moderni che si sentono più intelligenti della media, perché guardano la televisione alternativa”.
Oggetto: una signora disabile che viene sfrattata.
Messaggio fra le righe: essendo contro i cattivi di turno, i buoni siamo noi.
Risultato: tutti criticano i frati cattivi, in quanto simbolo di tutte le nefandezze dell’ipocrita società moderna.
Osservazione: nessuno critica o si pone alcun interrogativo in merito all’inviato o alla trasmissione.

Ora, a fronte di ciò, la mia domanda è: che differenza c’è, dal punto di vista etico, fra il pignorare (per 15 mila euro) la casa ad una disabile e lo sfruttare una disabile che è rivolta a noi (evidentemente perché disperata), per guadagnarne un sacco di più (dal punto di vista monetario o di immagine)?
Mi trovo in difficoltà nello scegliere quale sia più esecrabile.

11 commenti:

  1. Forse la differenza sta nel fatto che nel primo caso il disabile rimane senza casa, nel secondo ci guadagna...

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  2. ...raccogliendo gli spiccioli di chi guadagna enormemente di più, continuando a sciacallare su queste situazioni.

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  3. Te hai chiesto la differenza, i primi dicono di essere "bravi cristiani" e non aiutano in nessun modo la disabile in questione, mentre gli altri "sciacallando" e facendo il loro lavoro da "reporter" danno un contributo alla disabile. Tu hai chiesto la differenza, secondo me dal punto di vista del disabile la differenza sta esattamente negli spicci, quindi i primi tolgono i secondi danno.

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  4. a me continua a sembrare sfruttamento...

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  5. Lo è, ma per un paradosso neanche troppo nascosto questo sfruttamento è più utile della carità mancata...

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  6. quindi va giustificato o condannato?

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  7. Solo la legge può condannare o giustificare, io trovo meno sgradevole il comportamento dei reporter delle iene che quello dei parroci che hanno sfrattato la disabile, se mi chiedi in un'opinione in questa direzione.

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  8. Mi danno fastidio questi servizi delle Iene, mi sembra la versione più "alternativa" dei servizi di Striscia la notizia, che già mi danno i nervi. Vorrei sapere perché la sfrattano, la signora. Ma ovviamente approfondire, non fa parte delle intenzioni di questo programma ;)

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  9. Le Iene, Striscia la Notizia...
    Sono inattaccabili sul piano mediatico. Più che un servizio sia costruito bene, più che sia costruito male, al massimo rischiano una denuncia per diffamazione, che gli costa pochi spiccioli rispetto a quelli che sono gli introiti pubblicitari di una singola puntata.

    Ribadisco la mia idea secondo cui, in questi casi, non si tratti né di informazione né di comicità e che, sul piano etico, non si sono comportati in maniera troppo differente dai "cattivi di turno" che, per contratto, devono proporre ogni settimana.
    Grazie per il commento :)

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  10. è bello come
    provi a fare il bastian contrario della situazione.

    Se non ci fossero state le iene chi avrebbe mai sentito di quella signora?

    Magari grazie alla voce che gli hanno dato, qualche ente, persona, etcc, ha aiutato la signora.

    Cosa che, dei frati non hanno fatto.

    Poi lo sanno tutti che nessuno fa nulla per nulla nemmeno Le iene.
    Ma almeno loro fanno qualcosa di buono.

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  11. Indicare i limiti della (tele)comunicazione "mainstream", a casa mia, non è "fare il bastian contrario".
    Se c'è qualcosa che "è bello", è vedere l'uniformità di giudizio da parte degli "utenti mainstream", quando gli tocchi gli intoccabili (c'è chi ha Beppe Grillo, chi Striscia la Notizia, chi Le Iene, chi Santoro, chi Feltri; ad ognuno il suo). Ogni libera osservazione o critica generalmente sfocia in flame. In nome della libertà di informazione, benintesi.

    Seguendo infine il ragionamento del commento, anche gli imprenditori che usano manodopera extracomunitaria immigrata irregolare per raccogliere pomodori fanno qualcosa di buono.
    A casa mia però, se io al netto guadagno 100 dal tuo lavoro che ti pago 1, questo si chiama sfruttamento.

    Se poi lo faccio passare contro atto di bontà "contro i cattivi, che stanno tutti là fuori", per metter a posto la coscienza di chi ha bisogno di indignarsi per 5 minuti prima che arrivi il prossimo spot, allora lo critico pure.

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