domenica 19 settembre 2010

Ciao L

Ai bambini, ma mica soltanto a loro, piacciono molto le favole. A dire il vero, piacciono un po’ a tutti.
Per fare una favola serve però qualche protagonista.
Poi però deve succedere anche qualcosa, altrimenti poi è una favola noiosa e non se la ricorda nessuno. tombola
Però perché succeda qualcosa, serve che i due protagonisti si incontrino. Possibilmente quelli della stessa favola, altrimenti poi ci si confonde.

E quindi, fra tutte le possibili combinazioni che potevano esserci, questa volta era capitato che si incrociassero un aquilone alla perenne ricerca di cibo e una piccola poiana, più o meno come questa qui, ma senza il coniglio in pancia. poiana
E quindi, dopo essersi scrutati un po’ e aver deciso che, alla fine, un po’ si assomigliavano (anche se l’aquilone diceva che aveva il becco diverso), decisero di andare a svolazzare un po’ assieme da qualche parte, per vedere un po’ come andava avanti la favola, ecco. Altrimenti mica va avanti, eh.
Dopo aver girato un po’ ed aver visto magari tante cose che sembravano strane o appolaiandosi accanto ad altre che non si capiva a cosa servissero, un po’ di strada comunque l’avevano anche fatta.  cosa che non si sa a cosa serve
E poi sono finiti anche a Selvazzano, perché faceva ridere.
selvazzano
Però poi sono andati via quasi subito, perché si annoiavano.
E quindi si sono fermati un attimino a riposare, vicini vicini, anche se faceva un bel caldo.
28062010039
Ma tanto ormai non è che si scomponessero tanto per le intemperie, perché tanto ogni volta prendevano pioggia, oppure neve, quindi non faceva poi tanta differenza.
Poi l’aquilone è andato al bar, ha chiesto un bel cocktail e ha scoperto che gli piaceva. Gliel’han portata anche con la lucetta dentro, guardate che bella. E allora le aveva anche dato un nome che però era sicuro che solo lui la chiamava così. O forse quello gliel’aveva dato subito. Sì, mi sa di sì.
caipirinha con la lucetta
Poi si vede che s’è scaricata la batteria, faceva buio e l’aquilone non ci vede tanto bene senza la lucetta.
E poi basta, la favola mi sa che finisce così.

Magari poi torna il sole, poi si salutano e l’aquilone dice alla poiana di continuare a svolazzare, sempre più in alto che può, anche se poi magari capita che non si vedono più, perché tanto lui è contento se lei riesce a svolazzare più in alto.
Ciao Caipirinha :**
Q.

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