venerdì 24 dicembre 2010

Riflessioni sul nucleare e le fonti energetiche “alternative”.

Visto che mi han cancellato un commento sulla questione, perché considerato “trolloso”, lo ripropongo qui. nucleare o fonti energetiche alternative?La discussione era nata chiedendo pareri su questo video (che allego sotto, se volete guardarlo), realizzato dal Forum Nucleare Italiano.

Sono riflessioni semplici su un argomento complesso, su cui un minimo ritengo di essere preparato: quindi o mi ribattete con i numeri ai numeri che ho proposto, altrimenti potete andarvene a fare in culo (solo che io non cancello i commenti; se poi eventuali discussioni degenerano, sono cazzi vostri, perché rimarrete fossilizzati e ignoranti).

Visto il trattamento ricevuto (rimossi 2 post), non riporto né la conversazione integrale, né alcun credito nei confronti di chi l’ha iniziata/moderata. Riporto comunque un cordiale “vaffanculo”, quello sì.

Questo il mio secondo intervento che è stato cancellato:


Non è per nulla trolloso.
Con le tecnologie attuali, per produrre 1.6 GW di potenza elettrica (l'equivalente di una centrale nucleare di attuale generazione) ti servono 8000000 metri quadri coperti di pannelli fotovoltaici (considerando 200W a metro quadro, che è comunque superiore a quanto vi vendono ora; nel corso degli anni, poi, il rendimento CALA).
I pannelli fotovoltaici non sono fatti di biscotti e Nutella e, al termine del loro ciclo di vita, devono essere smaltiti.
I materiali di cui sono fatti sono il silicio, più tutti i droganti (arsenico, gallio, boro, fosforo e praticamente tutta la tabella periodica).
I fotovoltaici di "nuova generazione" seguiranno due strade:
1) Utilizzare i processi produttivi dell'elettronica di consumo della "vecchia generazione", in modo da aumentare l'area coperta da celle solari (strada seguita da Intel).
2) Pompare i sistemi di dissipazione del calore, ad esempio tramite miscele di metallo liquido basato su indio+gallio o affini (strada seguita da IBM). Che non è come un bicchiere di succo d'arancia.

L'impatto ambientale per la loro produzione NON lo puoi trascurare, così come quello relativo al loro smaltimento.
Sarò retrò, ma a me l'inquinamento da nanocosi buttati in un campo dall'idiota di turno spaventa più di quello da radioattivcosi stoccati dentro una montagna.

Quindi, caro Giulio, prima di liquidare come trollata il problema dello smaltimento, ti chiedo cortesemente di informarti e verificare quanto ho riportato io (che penso comunque di saperne 2 righe).


"Eh, ma ci sono altre fonti di produzione alternativa"...
- Geotermico: COMPLETAMENTE sfruttato in Italia.
- Idroelettrico: Completamente sfruttato. "Eh, ma il fosso vicino casa mia... Mica c'è la turbina!". PROBLEMA: Impatto ambientale. Se prendi come esempio la centrale idroelettrica sul lago di Cavazzo, qui vicino, ha il "piccolo" problema che ha abbassato la temperatura del lago. "Eh, ma chissenefrega". Bene, ciò ha avuto ripercussioni pesantissime sull'ecosistema circostante. E poi gli ambientalisti rompono.
- Eolico: praticamente NESSUN progetto passa l'analisi di IMPATTO ambientale. "Eh, le multinazionali corrotte...". FALSO: Anche in questo caso, chi non sa cosa sia un Watt, perché quel giorno a scuola era impegnato a marinare, ma ha la pretesa di venirmi ad insegnare il lavoro perché l'ha detto Grillo, dimentica di fare il calcolo dei watt per metro quadro e la cementificazione dell'area corrispondente.
E non ha mai sentito parlare di impatto acustico.
- Biomasse: Eh, sì... Queste sì che sono pulite... mica come il gas o il petrolio... Ah, no, inquinano di più. Mi sono sbagliato.

Per concludere, caro Vishquelcheè: una centrale ce la faranno al 95% QUI (a Monfalcone), perché siamo considerati alla stregua del Biafra. Quindi piantala di rompere trollando con 'sta storia della centrale nei pressi di casa e, se ti ritieni esperto di analisi di impatto ambientale, sentiti pure libero di citare qualche numero a supporto delle tue tesi.
Altrimenti sono fuffa.


Come promesso, segue il video.

4 commenti:

  1. Invece posso dirti tranquillamente che l'atteggiamento di una persona incazzata per evidente incompetenza degli altri è proprio quella del troll.
    Ed è quella che la fa passare nell'80% del caso dalla parte del torto.
    Le mie motivazioni rimangono quindi inalterate, e non cambio idea sul fatto che ritengo tuttora opportuno cancellare i messaggi come i tuoi e di vishtasb che ho cancellato.

    Sulle singole questioni se vuoi partiamo dalle piccole cose: non mi convince neppure un pò il tuo discorso sulla goccia di arsenico paragonata al frammento di plutonio. Non mi sembri serio quando fai questi confronti.

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  2. Lo spazio era tuo, quindi puoi gestirlo come voi.
    Io però mi riservo il diritto di incazzarmi quando mi cancellano quello che scrivo.

    Confondi il boro con il bario (ed è uno dei 4 motivi con cui avevi inizialmente motivato la cancellazione del post), l'uranio con il plutonio... Vabbè.
    Se il concetto non è chiaro: esistono rifiuti tossici, che quotidianamente produciamo, inquinanti e pericolosi esattamente come quelli nucleari.
    Solo che non vanno di moda.
    I problemi legati allo smaltimento dei rifiuti elettronici (che non vanno di moda) sono ad esempio molto gravi. Ma non fa figo parlarne quanto quelli radioattivi, quindi, quando ci si improvvisa esperti per un'analisi di impatto ambientale, si possono ignorare.

    Visto che va anche di moda parlare di rifiuti, quindi questi dati sono facilmente reperibili, solo in Italia mi pare ogni anno si producano sui 50 milioni di metri cubi di rifiuti, il 10% dei quali (che comunque fa 5 milioni di metri cubi) sono tossici esattamente come quelli radioattivi (anzi, che NON hanno velocità di dimezzamento).
    Non esistono solo uranio, plutonio e stronzio. C'è anche tutto il resto della tabella periodica.

    L'allocazione di 5 metri cubi di scorie radioattive è evidentemente un problema più grande. Eh sì.
    "eh, ma tu stai parlando di TUTTI i rifiuti, io dicevo quelli per generare energia elettrica".
    Perfetto, lascio un compitino per casa (che non ho voglia di prendere la calcolatrice): mi calcoli quantità e tipi di rifiuti (considerando le aree cementificate), considerati quelli in fase di produzione, per produrre 1 GW di potenza elettrica continuata per un anno, con una fonte energetica alternativa a tua scelta.

    Considera che eolico e fotovoltaico arriveranno, allo stato attuale, a 1,5 W (facciamo anche 2, se vuoi fare cifra tonda) per metro quadro, come puoi iniziare a verificare da uno dei 2 link che ti ho presentato (dentro trovi collegamenti agli studi da cui sono emersi tali valori).
    "Eh, ma nel post hai detto che i pannelli solari stanno arrivando a 200W per metro quadro!"
    Sì, solo che questa è la potenza di picco. Non c'è mica il sole per 24 ore e tutti i giorni dell'anno.

    Comunque io ho proposto dei numeri (sovrastimando enormemente la produzione di potenza elettrica ad esempio da parte del fotovoltaico, in modo da considerare già la possibili future generazioni di tale tecnologia).
    O mi dici quali sono sbagliati e perché, altrimenti mettiamoci a parlare di filosofia, che è più utile.

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  3. Ciao Fabrizio, scusa se rispondo solo ora (per tua sfiga, eri entrato nella TODO list).
    Grazie per il contributo alla conversazione.
    Riguardo i contributi, giusto ieri (o l'altro ieri, buh), un mio contatto su facebok aveva postato questo link: http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=105306

    Fa parecchio riflettere...
    Riguardo il fatto poi che l'Enel non paghi o paghi in ritardo... Si tratta di un motivo in più per cui simili investimenti vanno bene solo se si possiedono soldini già messi via, per tamponare queste evenienze; passando per banche o finanziamenti vari, va a finire che si magnano tutto loro :(

    E intanto continuo ad attendere che qualcuno mi dica come si smaltiranno questi cosi :\

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  4. Guarda che presto ti becchi le cifre che cerchi ;)
    Intanto questo filmato, proprio per quello che dicevo io (la faziosità) è stato bloccato...

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