sabato 11 giugno 2011

Referendum: guida agli imbrogli che voterete

Come annunciato nel mio precedente post, scrivo qualche riga di “debunking”, allegando qualche collegamento nel caso qualcuno voglia approfondire, in vista dell’impegno referendario.

referendum bugie

Partiamo da una guida riassuntiva ai referendum abrogativi.
Secondo me non è fatta molto bene, ma può essere utile per avere un vago barlume riguardo ciò che si va a votare, perché è comunque abbastanza imparziale.
Vediamo ora qualcosa sui vari referendum.

Acqua e servizi

Il punto 4 dell’art. 23 bis che viene cancellato con il sì dice che “le reti sono pubbliche”. Votando sì cancellate questo principio, che dunque non potrà essere reintrodotto.
Le privatizzazioni parziali verranno comunque reintrodotte perché derivano dall’art.101-106 del trattato di Lisbona etcetc.

Quindi Votando sì PRIVATIZZI.

Inoltre, cancelli tutti i paletti che introducono le norme vigenti.

Alcuni link:

Nucleare

Premesso che non state andando a votare “sul nucleare”…
Dopo la sentenza della Cassazione, infatti, è stato completamente stravolto il quesito originale.
Su cosa votate, adesso? Piacerebbe saperlo anche a me.
Anzi, no, lo so!

In pratica abrogate la possibilità che il Consiglio dei Ministri possa adottare la «Strategia energetica nazionale, che individua le priorità e le misure necessarie nella produzione di energia» attraverso «la diversificazione delle fonti energetiche e delle aree geografiche di approvvigionamento».

Quindi Votando sì abroghi la possibilità di avere una politica energetica nazionale.

Credendo di votare contro il nucleare, dunque, voti a favore dello status attuale (60+% di produzione di energia elettrica mediante gas, 20+% da petrolio, carbone, etc) e voti  anche contro le rinnovabili.
Ringraziano Eni, Sorgenia (quindi De Benedetti, Repubblica e tutti i soggetti che ti hanno raccontato le bugie/favolette) e amici che, grazie a questa modifica del quesito, hanno ricevuto un favore 10 volte più grande di quello rappresentato dal quesito originario.

Alcuni link:

Legittimo impedimento

Dopo la sentenza della Corte Costituzionale il 13 gennaio 2011, la legge originale è stata svuotata quasi completamente del contenuto originario.
Rispetto alla schifezza originale, i giudici (e non più gli imputati) possono infatti decidere se concedere o no il legittimo impedimento. Vengono anche fissati dei tempi massimi per i “continui rinvii” (6 mesi).
Un po’ la stessa cosa che accade se noi “comuni mortali” chiediamo il rinvio di un’udienza, perché abbiamo un impegno importante.

Inoltre:

Il rinvio dell'udienza per "legittimo impedimento" non influisce sul corso della prescrizione del reato, che rimane sospeso per l'intera durata del rinvio. La prescrizione riprende il suo corso dal giorno in cui è cessata la causa della sospensione (art.1 comma 5).

Quindi Votando sì abroghi… Cosa?

Direi nulla.

Regalate comunque un po’ di soldi in rimborsi elettorali a Di Pietro, nel caso il referendum raggiunga il quorum. Di ‘sti tempi fanno sempre comodo.

Alcuni link:

  • Direi che basta la descrizione su wikipedia. Trovate tutto l’iter legislativo e i link di approfondimento, in cui potete verificare quanto ho scritto.
CONCLUSIONI referendum vado al mare

Perché mai avrebbero dovuto raccontarci tutte queste bugie su questioni così importanti per spingerci a votare?
Le motivazioni possono essere tante… A me ne viene in mente una, però: visto che per ogni firma raccolta, in caso di raggiungimento del quorum, i promotori dei referendum si intascano 0.52 € (pari alle vecchie 1000 Lire)…

Se è vero che solo per l’acqua hanno raccolto UN MILIONE DI FIRME (cosa di cui vanno peraltro molto orgogliosi), significa che si portano a casa 520.000€.

Mica male.

2 commenti:

  1. Finalmente qualcuno che prova a usare la testa. La sua.

    RispondiElimina
  2. Non mi visualizza il tuo commento, ma m'è arrivato via mail... buh.
    Misteri di Disqus

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...