martedì 31 maggio 2011

Due pesi. Due misure.

Sei iscritto ad un gruppo Facebook, tipo, che so, “Link depressi riadattati per Nerd”…

Arriva il classico messaggio demagogo che va di moda in questi giorni: “al referendum vota sì sì sì sì!”.

Beh, bravi. Mi iscrivo al vostro gruppo perché voglio leggere qualche stronzata divertente ogni tanto… E mi becco i messaggi politici. Complimenti.

Direi che ho materiale sufficiente per disiscrivermi, dopo aver lasciato un messaggio di ringraziamento.
Ah, ovviamente nessuno del gruppo ha protestato o detto niente.

Supponiamo che un gruppo con qualche migliaio di iscritti avesse fatto la stessa cosa per invitare i propri iscritti, che so, per incitare a votare ‘abberlusconi (cit).

Cosa sarebbe accaduto?

Homepage intasata da parte di neo-intellettuali indignati, articolo di denuncia su Repubblica, Corriere, ‘stocazzo, che parlano delle ingerenze del Male supremo in terra.

Beh, ragazzi, lasciatemi dire una cosa: non me ne frega niente dei vostri orientamenti politici, ma non è che magari è il caso, se non di ipotizzare un minimo di disonestà intellettuale, quantomeno di constatare che usate pesi e misure diverse con le stesse modalità seguite dalle tifoserie in occasione delle partite di calcio?

Mi dispiace per i gestori del gruppo che ho preso come esempio, che era anche carino, per carità, ma quando ho un attimo di tempo libero e voglio leggere qualcosa di divertente, mi scoccia enormemente trovare simili cialtronerie.
Se voglio leggere schifezze politicizzate, ho già altri feed pronti all’uso e generalmente tendo a farne a meno.

Cordiali saluti.

4 commenti:

  1. sono perfettamente d'accordo sul fatto che un avviso politico (o giustamente come dice michele partitico) non debba esserci su tale (e su altre) pagine. a discolpa dell'admin che l'ha proposto si potrebbe dire che non è appunto una presa di posizione, ma un invito a votare, su temi che non sono politici, ma di interesse sociale, e penso che degli appelli sociali possano esistere, anche su pagine "poco serie" perchè se hai un messaggio importante che magari alla gente non interessa devi usare tutti i tuoi mezzi per diffonderlo... ovviamente non intendo messaggi come "Pisapia sindaco di milano" o altri slogan politici, ma ad esempio quello che penso sia "giusto" come dire "aboliamo la pena di morte", che sia un'iniziativa partita da destra, da sinistra o che non ha niente a che fare con la politica!
    riconosco comunque che si stato sbagliato scrivere "votà sì" e un "vieni a votare" sarebbe stato molto più corretto
    Comunque mi sembra importante mnantenere vivo il dialogo, seppure scontrandosi, mentre il tuo "mi disiscrivo" (del tutto legittimo) ha un po' chiuso le porte...
    spero di essermi spiegato bene
    Lorenzo o anche il fondatore della pagina

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  2. In teoria dovrebbe essere possibile usare anche Facebook connect per lasciare i commenti... Ma è da un po' che non ci smanetto. 
    Ad ogni modo, veniamo ai punti.
    Innanzitutto ti ringrazio, Michele, per essere passato su questa pagina ed avere esposto la tua opinione; ciò mi ha indubbiamente fatto molto piacere. 
    Ho alcune puntualizzazioni da fare:
    - Visto che mi citi l'etimologia della parola "politico", mi trovo a mia volta -mi scuso se può sembrarti offensivo, ma cerca di capire dove voglio arrivare- a citare l'etimologia di un'altra parola con cui classificherò le tue motivazioni, che è "idiota" (idiota = colui che non si interessa della polis). 
    Dal punto di vista generale è certamente possibile dire che esprimere le proprie preferenze in un referendum sia una questione apartitica; il problema è che, per questo referendum in particolare, le cose stanno esattamente in modo opposto. I "referendari" sono identificati con determinati colori PARTITICI che, seguendo la logica partitica, hanno creato TOTALE disinformazione su temi di grande importanza. Se chiedi a 100 amici perché devono andare a votare, ti risponderanno "contro la privatizzazione dell'acqua" e "contro el nuclear" circa in 98. 
    Il problema è che le cose non stanno assolutamente così (basta leggere i testi che devono essere abrogati, senza alcuna faziosità), ma la demagogia fa comodo, quindi non vedrai alcun grillino, dipietrino, vendolino o piddino che ti dirà "guarda, ci servono i numeri, perché così il nostro PARTITO può dire di aver guadagnato maggiori consensi", ma ti raccontano la storia dell'orso basandosi su slogan che parlano di argomenti su cui non hanno alcuna idea, che definiscono "propria opinione". 
    Peccato che il giorno dopo del referendum, visto che il quorum verrà raggiunto, le uniche dichiarazioni che troverai sui giornali saranno tutte di leader di PARTITI che dichiareranno "ecco, abbiamo sconfitto il governo". 
    Spero di essere riuscito a spiegare la mia posizione riguardo al tuo punto di vista, per quale motivo lo ritengo lontano dalla realtà e perché ho utilizzato coscientemente la parola "idiota" (ribadisco: con fini assolutamente non offensivi). 
    - Non è vero che mi sono disiscritto prima di avere una risposta: la mia disiscrizione è avvenuta contestualmente alla stesura di questo mio post e la sua segnalazione sulla vostra pagina. La risposta che ricevetti -da parte di un vostro admin- fu: "non volete votare si? abbiate il coraggio di venire a votare no allora =)"
    - Il mio commento in cui motivavo la disiscrizione dal gruppo (che avrei scritto prima, ma non avevo tempo), è stato in seguito CANCELLATO (alla faccia del "scrivi ciò che pensi, senza remore, il confronto inizia da questo"!) e rimpiazzato da quello di Lord Sgraavor. Siccome ho un po' di esperienza in queste cose (e ci tengo ai contenuti che produco, per quanto poco possano valere), capisci che è stato lungimirante scrivere quello che dovevo dire qui, invece che in una pagina Facebook. 

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  3. Ciao Lorenzo; ringrazio anche te per essere passato a dire la tua riguardo l'articolo. 
    Ringrazio inoltre per la segnalazione del link nella vostra pagina Facebook e so benissimo di aver contribuito a darvi visibilità e ad avervi fatto pubblicità (se non lo hai già fatto, cerca su Google "link depressi riadattati per nerd" e vedi cosa trovi adesso). 
    Quanto alla visione su "politica" e "partitica", penso di aver risposto in maniera esaustiva a Michele, quindi eviterò di ripetermi. 
    Premettendo che non è mia intenzione dare lezioni di Web Marketing, vorrei sottolineare, visto che sei il fondatore della pagina, una questione che probabilmente non è emersa come vorrei dal mio articolo. 
    Tu ed il tuo staff siete liberi di gestire come meglio preferite la vostra pagina ed i vostri contenuti, ma... 
    Se voglio affrontare discussioni su temi politici, ho già a disposizione una quantità smisurata di pagine che spammano sui miei feed, parteggiando per questo o quel colore. 
    Se voglio affrontare una discussione su temi energetici, ho a disposizione altrettanti feed dedicati al tema. 
    Se voglio "link depressi riadattati per nerd", clicco sulla vostra pagina (o analoghe). 
    Se in quei 10 minuti che mi prendo di pausa per staccare, sopra ci trovo questioni politiche (di cui, in questi giorni, sono SATURO), è chiaro che potrebbero girarmi le scatole. 
    La cosa che mi amareggia maggiormente è che qualche giorno fa, avete fatto un appello per aumentare il numero di iscritti (ed avevo risposto complimentandomi nuovamente per la vostra pagina).  
    Ho anche condiviso spesso link a quanto avete pubblicato e raccomandato la vostra pagina a miei contatti... 
    Mentre un vostro admin ha risposto così: "ps: chiunquie voglia disiscriversi faccia pure. noi non siamo pagati e amministriamo questa pagina solo per il gusto di farlo. Quindi se non vi piace non venite a romperci i co*ntatori e toglietevi... non mi sembra complicato."

    Mi sa che c'è qualche piccola incongruenza, insomma ;)
    Saluti e a presto

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  4. devi tenere a mente che gli admin son opiù di uno, e non sempre siamo d'accordo, e io sono del tuo stesso parere, che la politica non debba centrare assolutamente, difatti se avessi saputo in anticipo ciò che voleva fare probabilmente l'avrei fermato.
    mi scuso per tutto quello che ne è seguito

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